Stefano Marcon, vicepresidente UPI e presidente UPI Veneto, oggi a Roma per l’incontro al Ministero
Si è tenuto oggi a Roma l’incontro tra l’Unione Province Italiane e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la revisione del Codice dei Contratti Pubblici: Stefano Marcon, vicepresidente vicario di UPI nazionale, nonché presidente UPI Veneto, ha affrontato il tema con il Ministro Matteo Salvini, in occasione della consultazione avviata dallo stesso MIT in questi giorni sul nuovo Codice degli Appalti. Le Province ricoprono un ruolo di primo piano nella gestione delle gare attraverso le Stazioni Uniche Appaltanti, che solo nel 2023 hanno avviato espletato procedure per 9,9 miliardi di euro : a oggi, sono 2.300 i Comuni convenzionati con le Province italiane in tutto il Paese. Per quanto riguarda la Provincia di Treviso, secondo la più recente rilevazione UPI la Stazione Unica Appaltante dell’Ente è risultata la più operativa d’Italia per importi appaltati sino a oggi attraverso le gare per lavori e servizi gestite dal Sant’Artemio: dai dati ANAC, risulta che, dal 2000 al 31 agosto 2023, la Provincia ha appaltato complessivamente circa 5 miliardi di euro.
“Consideriamo positiva la scelta del Ministro Salvini di prevedere un coinvolgimento attivo di tutti le istituzioni e gli attori economici e sociali impegnati nell’attuazione del nuovo Codice degli Appalti – commenta Marcon - Il nuovo quadro normativo nel suo complesso ha retto, per questo occorre rafforzare alcune misure, in particolare rispetto al nuovo processo di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione dei contratti pubblici. Si tratta di modifiche puntuali del codice che ne salvaguarderebbero il disegno complessivo”.
Il vicepresidente UPI ha ricordato poi le performance positive delle Stazioni Appaltanti Provinciali: “tutte le Stazioni Appaltanti delle Province italiane, cui hanno aderito in convenzione 2.300 Comuni, si sono qualificate. Negli ultimi tre anni hanno raddoppiato la quantità di appalti espletati, rispetto al 2020: si è passati dai 3,9 miliardi del 2020 ai 9,9 miliardi nel 2023. Circa un terzo delle gare è stato gestito per conto dei Comuni. Nei primi 6 mesi del 2024 – ha spiegato Marcon - sono già state espletate gare per 5 miliardi e la spesa per gli investimenti delle Province è aumentata di oltre il 56%”.
“Una delle questioni aperte – ha concluso Marcon – riguarda la necessità di migliorare la qualità e la tempestività dei dati della Banca Nazionale dei Contratti Pubblici. Per questo proponiamo al Ministro Salvini l’istituzione di un Tavolo unitario in cui sia possibile trovare soluzioni rapide e condivise”.