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Martedì, 05 Novembre 2024 14:28

Manovra di Bilancio e Blocco Assunzioni, Marcon (UPI Veneto): “Preoccupati per gli effetti su personale e investimenti nel 2025”

Il presidente dell’Unione Province del Veneto, Stefano Marcon, si unisce alla preoccupazione espressa dal rappresentante delle Province, Luca Menesini, intervenuto per l'UPI nazionale in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Manovra 2025.

“Il testo della manovra di bilancio per il 2025 prevede un acuirsi del prelievo forzoso a carico degli Enti locali, che per il 2025 ammonta a 140 milioni di euro, e il blocco del turnover al 75%, che significa una frenata rispetto al percorso di rinnovamento e qualificazione del personale della Pubblica Amministrazione, e dunque anche del personale delle Province, avviato negli ultimi anni e sul quale più volte abbiamo sottolineato l’urgenza di intervenire invece con un rafforzamento delle assunzioni, visto che ancora oggi, a dieci anni dalla legge 56/2014, continuiamo a subire i gravi effetti di quel depotenziamento degli organici provocato in passato” spiega Stefano Marcon, presidente UPI Veneto.

“Mi unisco alla richiesta avanzata oggi da UPI nazionale, affinché venga emendata l’attuale manovra, cancellando il taglio delle assunzioni, rivedendo il contributo alla finanza pubblica a cui siamo chiamati come Enti, contributo che non è mai stato riproporzionato nonostante il profondo cambiamento che le Province hanno dovuto subire nel 2014 perdendo risorse e competenze, e inserendo altresì un programma puntuale di investimenti, in particolare per l’Edilizia scolastica superiore – continua Marcon - funzione fondamentale rimasta in capo agli Enti Provincia che hanno dimostrato, con le progettualità e la gestione dei fondi PNRR, di riuscire a pianificare e a calare a terra nuove scuole, ammodernamenti e riqualificazioni che solo in Veneto ammontano a oltre 200 milioni di euro. Ora è necessario pensare al post PNRR e a mettere gli Enti nelle condizioni di poter amministrare al meglio i propri territori a livello locale, rispondendo alle esigenze della comunità. Per questo auspico che venga portata avanti la riforma delle Province, snodo cruciale sul quale tutti i gruppi, unitamente, di maggioranza e minoranza, hanno già espresso opinione favorevole e riconosciuto l’urgenza di conferire nuovamente alle Province il giusto ruolo intermedio di coordinamento, anche attraverso il ripristino dell’elettività diretta dei Presidenti e del voto democratico”.

 

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