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Mercoledì, 11 Dicembre 2024 09:33

Presentato a Roma il docufilm UPI Veneto sulle Province Venete a 10 anni dalla Legge Delrio

10 anni dalla Riforma 56/2014: le Province oggi, fra ombre e luci

L'Unione Province del Veneto ha presentato in anteprima nazionale, all'Assemblea delle Province italiane a Roma di martedì 10 e mercoledì 11 dicembre, un progetto pilota dedicato ai profondi cambiamenti attraversati dagli Enti a seguito della riforma Delrio 56/2014 e alle testimonianze di numerosi stakeholder che, a vario titolo (tra i quali, presidenti, sindaci, Camere di Commercio, Associazioni di categoria, giornalisti e docenti) ritengono che una nuova riforma delle Province, per dotarle delle risorse economiche e umane adeguate al corretto adempimento delle funzioni, sia quanto mai necessaria a beneficio dei territori di riferimento e strategica per lo sviluppo degli stessi.

Il docufilm integrale è visibile al link: https://youtu.be/uYC-lwYim9Y?si=qZg03HYK6t8WeRVN


Contesto e finalità del progetto

Il 7 aprile 2024 sono ricorsi i 10 anni dalla riforma 56/2014, nota come legge “Delrio” dal nome del Ministro che la istituì: un legge idealmente pensata come “transitoria” fino ai risultati del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, indetto dal Governo di allora per il compimento definitivo della riforma l’eliminazione della parola “Province” dalla Costituzione. 
Eppure, il risultato ottenuto non rispecchiò quelle attese: i cittadini votarono “no” all’abolizione delle Province, decretando di fatto l’inizio di una nuova era, degli Enti di secondo livello depotenziati, che aveva come punto di partenza una legge incompleta, monca, e come orizzonte un futuro incerto. Nel mezzo, una serie di strascichi e criticità legate alla necessità di una riorganizzazione lacunosa, che richiedeva una nuova divisione di competenze, funzioni e responsabilità tra i vari Enti territoriali, Regioni, Province e Comuni, secondo il consueto principio di sussidiarietà ma con meno risorse a disposizione, sia in termini economici sia di personale.

Oggi, a distanza di dieci anni, si possono tirare le fila sugli effetti a lungo termine che la Delrio ha avuto sugli Enti Provincia e sulle relative ripercussioni nella gestione amministrativa locale, pur tuttavia in un quadro che appare ancor oggi disomogeneo e frastagliato in tutto il Paese.

È proprio per cercare di rimettere insieme i pezzi di questo “puzzle”, e riuscire finalmente a vedere l’immagine che le Province oggi hanno assunto dopo la metamorfosi del 2014, che vorremmo ricostruire il percorso che gli Enti hanno compiuto in questo decennio attraverso le voci di chi con le Province ci ha a che fare, direttamente o indirettamente e sotto ogni profilo, politico, amministrativo, economico, professionale, di servizio. 

Perché vederci chiaro? Perché c’è chi con quella riforma sarebbe stato d’accordo se fosse entrata pienamente in vigore, chi era contrario sin dall’inizio, chi ha cambiato idea dopo l’esito del referendum del 2016, chi ha sempre pensato che quella manovra sia stata un bluff per seguire l’onda politica dello “svuota poltrone”, senza pensare alle conseguenze che avrebbe inevitabilmente avuto per i cittadini, chi si è ricreduto in questi anni riconoscendo nelle Province l’essenziale anello di congiunzione per tradurre le istanze locali dei Comuni nei piani di sviluppo del territorio delle Regioni. 

Chi aveva ragione? O meglio, qual è la risultante tra il depotenziamento dell’assetto delle Province e i benefici, oggi, per il territorio e la comunità di riferimento? La risposta a questa domanda permetterebbe di capire, forti dell’esperienza maturata post-riforma, quale sarebbe il miglior percorso da intraprendere per definire l’orizzonte delle Province del futuro: che non significa “delle Province”, in modo asettico, ma di chi e cosa lavora, vive e interagisce con esse. 

 

 

 

Redattore: Samantha De Bortoli

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