Si è svolta oggi a Roma l’Assemblea UPI nazionale dei Presidenti delle Province italiane, occasione per fare il punto su risorse a disposizione, anche rispetto alle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2025 e dal Milleproroghe, futuro degli Enti e prospettive di riforma.
“Oggi a Roma siamo ritornati sul grande tema che ci vede da ormai 11 anni impegnati a livello nazionale per riformare una legge, la 56/2014, che ha mutato profondamente l’assetto dei nostri Enti, privandoli di risorse economiche e umane adeguate ad adempiere in modo ottimizzato ed efficiente alle funzioni fondamentali rimaste in capo alle Province – le parole di Stefano Marcon, vicepresidente vicario UPI nazionale e presidente UPI Veneto - l’UPI, soprattutto negli ultimi anni, ha lavorato intensamente per evidenziare il ruolo insostituibile degli Enti nel sistema istituzionale della Repubblica, ad ogni livello sia di governo che tra la cittadinanza: siamo arrivati a un Testo Unico, che riunisce 8 disegni di legge proposti unitariamente da maggioranza e minoranza, depositato in Senato, che concorda sull’urgenza ormai improrogabile di una revisione della Delrio che ripristini anche l’elezione diretta degli organi politici, considerato il ruolo strategico che le Province continuano comunque a rivestire, in qualità di Enti intermedi, nel coordinamento dei Comuni e nella pianificazione territoriale. Attualmente il Testo è ancora in fase di valutazione. Tuttavia, non si sono fermati gli impegni a cui le Province devono rispondere: basti pensare alla programmazione PNRR, che le Province venete e la Città Metropolitana hanno saputo rispettare nei tempi strettissimi imposti dal Ministero, presentando progetti validi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare scolastico superiore per oltre 200 milioni di euro, solo in Veneto. Interventi concretizzati negli oltre 130 cantieri avviati, in corso e conclusi negli ultimi due anni, grazie alla profonda conoscenza che le Province hanno dei propri territori e, naturalmente, alla capacità amministrativa e strategica messa in campo in tanti anni di storia istituzionale”.
“Grande capacità di programmazione e investimento è stata dimostrata dalle Province anche rispetto alle altre funzioni fondamentale , come tutela ambientale e viabilità provinciale – continua Marcon - su quest’ultimo punto, la legge di Bilancio 2025 e il Milleproroghe hanno introdotto, purtroppo, pesanti tagli alle risorse destinate alle Province per la manutenzione straordinaria delle strade di competenza nel periodo dal 2025 al 2029: dai 1.375 milioni indicati originariamente nel decreto del Ministero delle Infrastrutture 101/22, si è passati infatti a 660 milioni. Questo è stato, naturalmente, uno dei punti focali su cui abbiamo discusso oggi in Assemblea nazionale: proprio per trovare una soluzione a questo non giustificabile taglio di risorse, e visto il riconoscimento, già enunciato da tutti i livelli di Governo, della grande capacità amministrativa delle Province a livello territoriale, di cui esempio lampante è la gestione dei cantieri PNRR e relativa compensazione dei rincari energetici e dei materiali, siamo aperti alla trattativa con il Governo e fiduciosi in una revisione dei tagli”.

